16 ottobre 2005
«Non capisco perché ci si meraviglia di una certa disaffezione per il pallone. Il calcio si vive dentro gli stadi, mentre oggi tutto congiura per tenere la gente chiusa in casa
«Non capisco perché ci si meraviglia di una certa disaffezione per il pallone. Il calcio si vive dentro gli stadi, mentre oggi tutto congiura per tenere la gente chiusa in casa. La televisione, internet, i videogiochi. Ormai chi esce più? E poi è il messaggio che arriva ai giovani che non piace. Ci sono tanti presidenti che rubano, tanti giocatori maleducati, tante inchieste giudiziarie. E chi paga? Nessuno. Io ho sbagliato nella vita. E ho pagato. Invece il calcio cerca di nascondere tutte le sue malefatte. Insabbiare è la parola d’ordine. Ma così si arriva a un passo dal baratro. Il calcio non può convivere con concetti quali ”truffa”, ”furbizia”, ”maleducazione”. Poi, basta che un arbitro veda qualcosa in meno rispetto a 52 telecamere e finisce massacrato» (Pupo).