Luca Calamai, ཿLa Gazzetta dello Sport 16/10/2005;, 16 ottobre 2005
«Da ragazzino giocavo centravanti. Prima nel Ponticino e poi nel Pestello, un rione di Montevarchi
«Da ragazzino giocavo centravanti. Prima nel Ponticino e poi nel Pestello, un rione di Montevarchi. Mi piaceva il numero 10, quello di De Sisti e Antognoni. Poi, m’hanno fatto passare la voglia. Chi? I’ Castellucci di Levane, allenatore del Pestello, che in un anno intero mi lasciò sempre in panchina. Mi fece entrare solo negli ultimi tre minuti dell’ultima partita di campionato. I’ Castellucci negli spogliatoi mi disse: ”Oh Pupo, e’tu sembravi uno di quei cani che tengono legati per mesi e che quando vengono liberati corrono come matti picchiando la testa su tutti i muri”. Ero diventato patetico, quindi: basta» (Pupo).