Varie, 15 ottobre 2005
CAPOVILLA
CAPOVILLA Loris Pontelongo (Padova) 14 ottobre 1915. Arcivescovo • «[...] Segretario per molti anni del Papa ”buono” Giovanni XXIII [...] ha saputo essere custode fedele del suo messaggio di pace e di amore, promessa di speranza per tutta l’umanità. [...] cresciuto con una sorella, Lia, in quel di Adria, Loris Capovilla perde il padre a soli sette anni e recupererà qualcosa di quel rapporto filiale solo con Giovanni XXIII. Ordinato sacerdote il 23 maggio 1940, cappellano militare nell’aviazione durante la guerra (recentemente sono state rivelate pagine di eroismo sul suo periodo a Parma), corrispondente di periodici cattolici e commentatore del Vangelo dai microfoni della Rai di Venezia, incontra per la prima volta Roncalli nel 1950, quando il nunzio di Parigi è nella laguna per alcune celebrazioni. Tre anni dopo entra in punta di piedi al suo servizio, chiamato dal neopatriarca di Venezia che lo vuole come suo segretario. Il resto è ben noto. Divenuto Papa, Giovanni XXIII lo conferma subito accanto a sé e il giovane prete veneziano si trova catapultato da San Marco al Palazzo Apostolico. Da quel momento condivide tutto di quel Pontefice che - come dichiarò il 22 maggio 1970 il cardinale Angelo Dell’Acqua - ”aveva fiuto speciale per conoscere gli uomini e vagliare i suoi collaboratori e quanto alla capacità e quanto alla fedeltà”. ”Capovilla - aggiunge ancora Dell’Acqua - fu un esecutore fedele e generoso dei desideri di Papa Giovanni che servì nell’umiltà, con generosità, spirito di sacrificio, entusiasmo, sacrificando la stessa sua salute per quella del Papa”. Pronto a trasferire la stima e la fiducia professate a Giovanni XXIII sul successore, Capovilla viene consacrato vescovo da Paolo VI nel 1967: destinazione l’Abruzzo. Quattro anni già vagliati dagli storici dove emerge un pastore ancorato al progetto conciliare e preoccupato per ogni forma di povertà: materiale, religiosa, culturale. Delegato pontificio di Loreto dal 25 settembre 1971, si ritira d opo diciassette anni dalla guida della Santa Casa. Da quel momento può finalmente dedicarsi agli studi prediletti. Si stabilisce nel paese natale di papa Giovanni dove nel 1981 accoglie papa Karol Wojtyla. Qui non risparmia le sue fatiche, continuando a editare testi e saggi e mantenendo una fitta rete di corrispondenze: per consentire a tutti quell’approfondimento di papa Giovanni al quale invitava già pubblicandone nel 1964 il ”Giornale dell’anima” la bussola che indica a quanti lo interrogano sul ”mistero Roncalli”. Un testo che consiglia anche ai ”più poveri tra i poveri” [...]» (Giorgio D’Aquino, ”Avvenire” 14/10/2005).