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 2005  ottobre 12 Mercoledì calendario

Sanfilippo Michele

• Trabia (Palermo) 2 giugno 1971, Kabul (Afghanistan) 11 ottobre 2005. Soldato • «Ucciso dal fuoco amico, anzi, proprio da un amico, il migliore amico. stato un colpo di pistola partito ”accidentalmente e involontariamente” dall’arma di un commilitone a stroncare, nel campo militare Invictia di Kabul, la vita del caporalmaggiore Michele Sanfilippo [...] a tragedia è successa [...] alle 13.30 locali (11 in Italia), nella camerata dove il caporale si trovava con un amico. Per cause da accertare, dalla Beretta calibro 9 del compagno d’arme è partito un colpo che ha centrato la testa del sottufficiale, che si è abbattuto sul letto in una pozza di sangue. L’allarme è stato dato dallo stesso feritore, pur in preda a choc. Immediato l’intervento dei nostri medici, che hanno fatto trasportare il ferito nell’ospedale militare tedesco, proprio di fronte, sull’altro lato della trafficatissima arteria che porta verso Jalalabad. Alle 14,10 locali lo sfortunato caporale è spirato. Michele Sanfilippo era giunto a Kabul il 14 giugno con 70 genieri del 4° reggimento genio guastatori di Palermo. [...] pur giovane d’età, era considerato un veterano e uno dei ”migliori” secondo il suo comandante Luigi Masiello. Entrato nell’Esercito a soli 19 anni (nel 1990) aveva partecipato ad altre 8 missioni estere, dai Balcani all’Iraq (2003-2004) e quindi a Kabul, dove – ironia della sorte – ”aveva il compito di addestrare e istruire i più giovani, verificare che adoperassero in modo sicuro e adeguato mezzi e armi” [...] A parte le sue qualità professionali, il caporale, che sarebbe dovuto rientrare il 20 novembre, era notissimo per la passione calcistica. Aveva un brillante passato sportivo come portiere nella squadra del suo paese, poi nell’Acireale e infine nella Termitana (serie D ed Eccellenza). Oltre ad addestrare i colleghi, Sanfilippo partecipava anche alle attività civili dei nostri soldati: ultimamente aveva aiutato a costruire una strada alla periferia di Kabul. [...]» (Costantino Muscau, ”Corriere della Sera” 12/10/2005).