Corriere della Sera 30/9/2005, Giulio Giorello, 30 settembre 2005
ZARATHUSTRA
«’Anch’io avevo comperato un telescopio, ma non per guardare le stelle” bensì ”adolescenti nude”. Così parlò il Daniel protagonista dell’ultima fatica di Michel Houellebecq, lui che amava descriversi come ”una specie di Zarathustra delle classi medie”. Non era nemmeno sfiorato dal dono dell’originalità: pare che in Inghilterra, più o meno agli esordi della nuova astronomia copernicana, scienziati burloni avessero usato il prodigioso ”tubo ottico” per spiare - prima ancora che valli o montagne sulla Luna - prosperosi ”davanzali” di signore irraggiungibili”»