Varie, 10 ottobre 2005
Tags : Mauro Mancia
Mancia Mauro
• Fiuminata (Macerata) 19 aprile 1929, 25 luglio 2007. Neurofisiologo. «Analista didatta della Società Psicoanalitica Italiana, è neurofisiologo dell’Università degli Studi di Milano e direttore del Centro di Ricerca Sperimentale sul Sonno ”Giuseppe Moruzzi”. Con l’autorevolezza che gli deriva dalla sua peculiare funzione-ponte interdisciplinare, egli ha [...] pubblicato per Bollati Boringhieri Sentire le parole. Archivi sonori della memoria implicita e musicalità del transfert: un libro in cui porta avanti in modo convinto il confronto tra scienza dell’inconscio e neuroscienze. [...] ”L’ascolto della musica ha affinato in me la sensibilità all’ascolto. Ho così ridimensionato l’attenzione per la semantica delle parole, ma ho accentuato l’interesse per la loro musicalità. Questo mi ha permesso di acquisire una particolare sensibilità all’infraverbale, cioè non solo alle cose dette dal paziente, ma come vengono dette, al tono, timbro, volume della sua voce e alla struttura del suo linguaggio. Ciò è importante perché nel transfert questi elementi della comunicazione ripetono modalità comunicative che hanno caratterizzato precocemente la relazione madre/bambino e che sono state veicolo di affetti ed emozioni [...] Le neuroscienze hanno scoperto che non esiste un solo sistema della memoria a lungo termine - quella esplicita, verbalizzabile e ricordabile, che riguarda la nostra autobiografia - ma anche la presenza di una memoria sotterranea, implicita, non passibile di ricordo e non verbalizzabile. Ciò permette di ipotizzare che tutte le esperienze infantili dei primi due anni di vita siano depositate in questa forma di memoria che è gestita dall’organo delle emozioni per eccellenza che è l’amigdala. Infatti l’ippocampo, che è indispensabile per la memoria esplicita, non è maturo prima dei due anni di vita [...] Lo studio del significato del sogno resta indiscutibilmente compito della psicoanalisi, ma le neuroscienze hanno offerto importanti contributi sul rapporto del sogno con le varie fasi del sonno e sui circuiti e aree cerebrali interessati alla produzione del sonno [...] ho un grande interesse per la filosofia. Dipende però dall’uso che i filosofi fanno della loro filosofia. Ci sono filosofi che non riescono a capire l’importanza della psicoanalisi (e della scienza) per lo sviluppo del pensiero umano e ci sono filosofi che sono molto aperti alla psicoanalisi (e in generale alla scienza) e sono in grado di fare della nuova filosofia, più vicina alla realtà del nostro pensiero. Questi ultimi sono i miei migliori amici”» (Doriano Fasoli, ”Il Messaggero” 9/10/2005).