Notizie tratte da: Raoul Pupo, Il lungo Esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l’esilio, Rizzoli, 2005, 7 ottobre 2005
Opzione. Trattato di pace del 1947: la maggior parte della Venezia Giulia fu assegnata alla Jugoslavia (all’Italia rimase Gorizia), ma ai residenti fu conferito il diritto di opzione a favore della cittadinanza italiana
Opzione. Trattato di pace del 1947: la maggior parte della Venezia Giulia fu assegnata alla Jugoslavia (all’Italia rimase Gorizia), ma ai residenti fu conferito il diritto di opzione a favore della cittadinanza italiana. Nella conferenza di pace i delegati italiani avevano cercato di provare che la popolazione dei territori era per la maggior parte italiana, sfoderando censimenti etnici compiuti sotto amministrazione italiana. L’attendibilità di questi censimenti fu messa in dubbio da Ernesto Sestan, incaricato, nel 1944, dal ministero degli Esteri di studiare la situazione del confine orientale: "L’accertamento della nazionalità in questa regione non si presenta univoco. Questa gente di popolo non ha la percezione immediata della propria nazionalità; sentono piuttosto l’appartenenza allo Stato che alla nazionalità. Nella pratica moltissimi di questi elementi non si domanderebbero: sono slavo o sono italiano, ma piuttosto: sotto chi starò meglio? Sotto l’Italia o sotto la Jugoslavia?" (da Venezia Giulia. Lineamenti di una storia etnica e culturale).