ཿL’Espresso 13/10/2005;, 13 ottobre 2005
Ferruccio Mazzola ha detto all’’Espresso” che la Grande Inter degli anni Sessanta faceva abbondante ricorso al doping: «Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori
Ferruccio Mazzola ha detto all’’Espresso” che la Grande Inter degli anni Sessanta faceva abbondante ricorso al doping: «Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l’allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Un giorno Herrera si accorse che sputavamo le pasticche, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno il caffè di Herrera divenne una prassi. Con certezza non lo so, ma credo fossero anfetamine. Una volta, dopo quel caffè, era un Como-Inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico. Oggi tutti negano incredibilmente». Tra quelli che negano anche il fratello Sandro: «Non ha le palle per dire cose così. stato trattato malissimo dall’Inter, l’hanno cacciato via in maniera orrenda e gli hanno perfino tolto la tessera onoraria per entrare a San Siro, ma lui ha lo stesso paura di inimicarsi i dirigenti nerazzurri e ne parla sempre benissimo in tv». L’Inter ha già querelato per diffamazione (presto ci sarà un processo).