Notizie tratte da: Peter Guralnick, Elvis, Baldini Castoldi Dalai, 2004., 6 ottobre 2005
Happiness. Elvis non riusciva a togliersi dalle orecchie il leitmotiv malinconico di Just Walkin’ in the Rain, dei Prisonaires, una band di detenuti che, con la scorta delle guardie carcerarie, si era presentata alla session di incisione nello studio Memphis Recording Service, di Sam Phillips
Happiness. Elvis non riusciva a togliersi dalle orecchie il leitmotiv malinconico di Just Walkin’ in the Rain, dei Prisonaires, una band di detenuti che, con la scorta delle guardie carcerarie, si era presentata alla session di incisione nello studio Memphis Recording Service, di Sam Phillips. Elvis, diplomato da due-tre mesi, un lavoro da 36 dollari a settimana, alla fine dell’estate 1953 trovò il coraggio di presentarsi in quello stesso studio di Memphis, al 706 di Union Avenue, un ufficio con vetrina sulla strada. Pagò 3 dollari e 98 centesimi per incidere My Happiness, una ballata sentimentale di Jon e Sandra Steele e per farsi conoscere, nella vaga speranza che se Phillips avesse avuto per le mani un gruppo senza cantante, lo avrebbe chiamato. Per tutto l’autunno seguente si recò puntualmente in studio a scambiare due parole con la segretaria, la signora Keisker, finché a gennaio non pagò per incidere un’altra canzone, con meno convinzione della prima volta, e poi diradò le visite.