Notizie tratte da: Glauco Carloni, Daniela Nobili, La mamma cattiva, Guaraldi, 2004, 6 ottobre 2005
Cannibalismo parentale. Nell’Australia centrale si ricorreva all’aborto per nutrire col feto i figli già nati
Cannibalismo parentale. Nell’Australia centrale si ricorreva all’aborto per nutrire col feto i figli già nati. Nelle tribù del Sud si uccideva un figlio su due per darlo in pasto ai rimanenti e raddoppiarne le forze. In particolare nella tribù Matuntara, la madre era specializzata nell’uccisione dei figli più piccoli, il padre dei più grandi: li uccideva a più riprese, dando loro un colpo violento in testa e allontanandosi ogni volta, per darne un altro al ritorno, e così via finché non morivano.