Notizie tratte da: Glauco Carloni, Daniela Nobili, La mamma cattiva, Guaraldi, 2004, 6 ottobre 2005
Subincisione. Di origine più recente della circoncisione, è praticata tra gli aborigeni australiani: si incide profondamente il pene nella sua faccia ventrale fino a raggiungere l’uretra per una lunghezza che va da pochi centimetri a tutta la sua estensione, dal glande allo scroto
Subincisione. Di origine più recente della circoncisione, è praticata tra gli aborigeni australiani: si incide profondamente il pene nella sua faccia ventrale fino a raggiungere l’uretra per una lunghezza che va da pochi centimetri a tutta la sua estensione, dal glande allo scroto. Conseguenza: i subincisi urinano accovacciati come le donne. Gli studiosi degli anni Settanta hanno attribuito a questo rito la funzione di cancellare l’invidia per la madre ammirata e temuta, con la riproduzione, nei genitali maschili, di una specie di vagina, che sanguinando periodicamente, simula l’emorragia mestruale.