Paolo Bricco, Olivetti, prima e dopo Adriano, l’ancora del mediterraneo, 2005, 5 ottobre 2005
Estetica. "L’estetica industriale deve improntare di sé ogni strumento, ogni espressione, ogni momento dell’attività produttiva, e affermarsi, nella più complessa espressione, nell’edificio della fabbrica che l’architetto deve disegnare sulla scala dell’uomo, e alla sua misura, in felice contatto con la natura, perché la fabbrica è per l’uomo, non l’uomo per la fabbrica" (Adriano Olivetti, nel 1955, durante il discorso tenuto a Milano, ricevendo il Compasso d’oro, premio istituito un anno prima dalla Rinascente e dall’ADI, l’Associazione per il Disegno industriale)
Estetica. "L’estetica industriale deve improntare di sé ogni strumento, ogni espressione, ogni momento dell’attività produttiva, e affermarsi, nella più complessa espressione, nell’edificio della fabbrica che l’architetto deve disegnare sulla scala dell’uomo, e alla sua misura, in felice contatto con la natura, perché la fabbrica è per l’uomo, non l’uomo per la fabbrica" (Adriano Olivetti, nel 1955, durante il discorso tenuto a Milano, ricevendo il Compasso d’oro, premio istituito un anno prima dalla Rinascente e dall’ADI, l’Associazione per il Disegno industriale).