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 2005  ottobre 03 Lunedì calendario

GENOVESE Francantonio

GENOVESE Francantonio Messina 24 dicembre 1968. Politico. Nel 2005 candidato sindaco di Messina del centrosinistra • «[...] mamma Angelina [...] passa per esser stata il cervello sia di suo fratello, il potentissimo Nino Gullotti, sia del marito, il potentissimo Luigi Genovese [...] Segretario della Margherita e azionista del gruppo Franza. Un colpo di genio. [...] avvocato silenzioso e calvo [...] figlio di Luigi Genovese, sei volte senatore dc [...] nipote di quel Nino Gullotti otto volte ministro che per Gianpaolo Pansa ”possedeva il 41% di tutte le tessere bianche di Sicilia”? [...]» (Gian Antonio Stella, ”Corriere della Sera” 3/10/2005) • «[...] MisterMagoo [...] veste dimesso come i diccì di una volta e sussurra placido come i diccì di una volta e tende la mano smortina come i diccì di una volta [...] figlio di papà Luigi e nipote di zio Nino ed erede di mamma Angelina è stato incoronato da Romano Prodi in un delirio di applausi. [...] ha tutto maproprio tutto per restare nel gozzo a una certa gauche nostrana. Certo, non pesa il suo essere piccolo, minuto, quasi calvo e portatore di una faccia da primino della classe assolutamente impossibili per gli stilisti della politica di oggi. Questo non solo glielo perdonano ma [...] quei due ettari di pelle lucida che va dalle sopracciglia alla chierica sulla nuca possono strappar loro perfino un sorriso di simpatia. Ma il resto... Per cominciare, è nipote di Nino Gullotti, indicato a lungo dai dc come uno dei padri degli anni d’oro di Messina dal forte rapporto coi ceti popolari e dagli avversari come un ras di provincia che si puntellava su una gestione clientelare del potere basata su un principio: se possibile, non dire mai di no a nessuno. Poi è figlio di Luigi Genovese, per cinque volte senatore e della leggendaria Angelina Gullotti, che molti in città consideravano il vero cervello politico della famiglia. Non bastasse, non si vergogna di confidare (anzi, lo ammette con una certa dose di auto-ironia) che certo, non è ai livelli di Totò ”Vasa Vasa” Cuffaro e se qualcuno allunga le labbra per baciargli la mano lui la tira indietro, ma non disdegna affatto di baciare lui pure sulle guance (destra e sinistra) un bel po’ di elettori: ”In Sicilia è così: siamo affettuosi”. Più ancora, però, pesa il suo essere ricchissimo. Lui allarga le braccia e sospira sorridendo: ” una colpa?”. Certo ha tanti di quegli interessi da far urlare non solo agli avversari al conflitto: in società coi Franza ha quote della ”Tourist Ferryboat”, della ”Caronte” (traghetti), della ”Framon Hotels” (una ventina di alberghi sparsi per l’Italia tra cui i due più famosi di Messina), della ”Imfra” (che gestisce un piccolo impero immobiliare), della ”Genovese Finanziaria”, della ”Ge.Fin” e della ”Entertainment Srl” che fa villaggi turistici. Lui abbozza: ”Se avessi voluto curare gli affari sarei rimasto nell’ombra, non crede? Sarà tutto chiaro, nella gestione del comune: tutto trasparente”. E sfida: ”Voglio proprio vedere. Chi verrà a rinfacciarmi un conflitto d’interessi: Berlusconi?”. [...]» (Gian Antonio Stella, ”Corriete della Sera” 24/11/2005).