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 2005  ottobre 03 Lunedì calendario

Pascotto Alvaro

• Roma 8 marzo 1949. Avvocato. «Che cosa hanno in comune il gran capo di Unipol Giovanni Consorte e il guru indiano Prem Rawat? Il primo si occupa di polizze e finanza, l’altro, noto anche come il Maharaji, gira il mondo predicando la pace universale e la sua personale ricetta per il benessere dell’anima. Insomma, vendono prodotti diversi, ma a ben guardare qualcosa li unisce. Anzi, qualcuno. Perché entrambi, il manager così come il santone, condividono lo stesso sponsor, l’avvocato italoamericano Alvaro (accento sulla prima ”a”) Pascotto. Il legame con Unipol era già balzato agli onori delle cronache [...] quando il nome di Pascotto spuntò, a sorpresa, tra i compagni di cordata di Consorte nella scalata alla Bnl. Il biglietto d’ingresso nella banca romana gli è costato circa 40 milioni di euro per una quota pari allo 0,5 per cento del capitale. ”Un investimento personale”, dichiarò [...] l’avvocato con residenza a Malibu, alle porte di Los Angeles. Anche il guru Prem Rawat abita da quelle parti, in uno dei luoghi a più alta densità di milionari del mondo. Trovarlo in casa, però, non dev’essere facile, visto che è sempre in movimento per predicare il suo messaggio. ”Offro alle persone un metodo per entrare in se stesse e godere della pace che si trova dentro di loro”, spiega il Maharaji in un opuscolo di propaganda diffuso su Internet. A forza di prediche e di viaggi la missione del santone è diventata un business. nata così la Fondazione Prem Rawat e a presiederla è stata chiamata Linda Pascotto, la moglie dell’avvocato socio di Consorte. Tocca a lei guidare un consiglio di amministrazione composto in tutto di quattro persone. Beneficenza, aiuti umanitari e, soprattutto, la diffusione dei pensieri del guru con base a Malibu. Questi, in sintesi, gli obiettivi dichiarati dalla fondazione, che è molto attiva anche in Italia. [...] Nella girandola di affari targata Rawat spunta anche il nome di Alvaro Pascotto, da anni in stretto contatto con il Maharaji. Li unisce, tra l’altro, la passione per il volo. Il nuovo azionista di Bnl ama infatti descriversi come pilota e proprietario di aerei. La sua specialità, quella per cui si è guadagnato decine di clienti anche tra le star del cinema Usa, sarebbe però un’altra. L’avvocato di Malibu viene infatti descritto come un grande esperto nelle compravendite di jet privati. Con un occhio di riguardo agli aspetti fiscali delle transazioni. In altre parole, mette a punto schemi contrattuali studiati apposta per ridurre al minimo indispensabile l’impatto delle tasse sui passaggi di proprietà degli aerei. Anche a Hollywood conoscono bene Pascotto, più volte ingaggiato da produttori grandi e piccoli per curare gli aspetti legali della produzione e distribuzione di film. Le sue radici italiane gli hanno garantito importanti contatti nel mondo dei media europei. A cominciare dalla Fininvest. Già nel 1994 lo troviamo impegnato a difendere gli interessi del gruppo di Silvio Berlusconi nella complicata partita della scalata alla Metro Goldwyn Mayer lanciata dai due finanzieri d’assalto Florio Fiorini e Giancarlo Parretti. Alcuni documenti finiti sotto esame delle autorità di controllo di Wall Street rivelarono che anche Fininvest era pronta ad appoggiare l’assalto in Borsa poi risoltosi in un disastro. La vicenda si chiuse senza conseguenze per le aziende di Berlusconi. E il legame d’affari, con gli anni, ha dato i suoi frutti. Tanto che ancora adesso Pascotto vanta tra i suoi clienti la Medusa, braccio berlusconiano nel mondo del cinema. I rapporti professionali con il presidente del Consiglio non hanno impedito all’avvocato italoamericano di prendere posizione nella scalata a Bnl proprio al fianco dell’Unipol, la compagnia di assicurazioni delle cooperative rosse. La politica però c’entra poco o nulla. la logica del business a guidare il gioco delle alleanze. Sulla strada verso Consorte il vulcanico Pascotto ha incontrato l’immobiliarista Vittorio Casale, socio e amico di entrambi. Tutto è nato dai palazzi. Quelli dell’Unipol, che [...] cercava un compratore per una fetta importante del proprio patrimonio in mattoni. Alla fine, nel dicembre 2004, la spuntò Casale, ma non da solo. Nella cordata acquirente si inserirono anche la famiglia romana Zucchi insieme all’outsider Pascotto, affiancato per l’occasione da Alexander Furlotti, un altro investitore italoamericano. Gli alleati d’Oltreatlantico scesero in campo con un fondo a stelle e strisce, il Glenbrook international real estate fund. Fa capo a quest’ultimo il 60 per cento della Glenbrookoperae srl, un veicolo societario creato ad hoc per l’acquisizione, che andò in porto per 260 milioni di euro. Unipol festeggiò una maxiplusvalenza di 90 milioni, ma a quanto pare quegli immobili erano una fabbrica di profitti. [...] a soli cinque mesi dall’acquisizione, i compratori sono riusciti a rivendere in blocco gran parte degli stessi palazzi guadagnando altri 40 milioni. Miracoli della bolla immobiliare, ma certo qualche piccolo azionista della compagnia di assicurazioni potrebbe chiedersi se non sarebbe stato meglio pazientare qualche mese per poi spuntare un prezzo migliore. Pascotto non era nuovo a investimenti in Italia. Tra i suoi partner troviamo per esempio la società di gestioni patrimoniali Kairos, guidata da Paolo Basilico, di cui risulta ancora azionista con una piccola quota dell’uno per cento circa. Il mordi e fuggi sui palazzi di Unipol rappresenta però l’operazione di gran lunga più fortunata. Già che c’era, l’avvocato recitò due ruoli in commedia. Compratore e anche partner dello studio romano Gallavotti Honorati Pascotto, che fece da advisor della cordata Glenbrook in entrambe le transazioni. Chiusa con grande soddisfazione la partita immobiliare, il businessman californiano ha scommesso un’altra volta su Consorte, questa volta giocando una fiche da 40 milioni su Bnl. Certo i mezzi non gli mancano. Sua moglie Linda, che si descrive su Internet come naturalista e appassionata di fotografia, ha ereditato una parte del patrimonio della famiglia Stuart, i fondatori del gruppo statunitense Carnation venduto [...] alla svizzera Nestlé per oltre 3 miliardi di dollari. Non c’è da sorprendersi, allora, se adesso la signora Pascotto dichiara di dedicare molto del suo tempo ad attività filantropiche. Comprese le iniziative del guru Prem Rawat. All’occorrenza però i beni di famiglia vengono dirottati su altri bersagli. Come le azioni Bnl. O le case dell’Unipol. Sempre con un occhio di riguardo al fisco. Il fondo immobiliare Glenbrook, con uffici nel Nevada, è registrato nel Delaware. Due Stati Usa molto generosi in materia di imposte. Il nome Glenbrook non è stato scelto a caso. la cittadina del Nevada, sulle rive del lago Tahoe, dove Linda Pascotto ha trasferito la sua residenza. Aria pura e poche tasse» (Vittorio Malagutti, ”L’espresso” 6/10/2005).