Natalia Aspesi, la Repubblica 25/9/2005, 25 settembre 2005
ANNA WINTOUR
Anna Wintour, 55 anni, la direttrice di Vogue America che ha umiliato gli stilisti italiani mettendo tra i primi sette della moda mondiale la sola Miuccia Prada. Pettinatura alla Louise Brooks, tacchi a spillo, occhiali neri, viso impenetrabile, lifting leggeri, fascino da boa constrictor, modi eccentrici e terrorizzanti, pranzi e cene a forza di cappuccini bollenti, giornalista già a 16 anni, allontanata da scuola perché girava con gonne troppo corte, carriera fulminante senza scrivere una riga, scrivania vuota, lucidissima e senza cassetti, rifiuto a dividere l’ascensore con chicchessia, nessun ringraziamento quando riceve regali, si presentò a una festa Armani con un tailleur Chanel per far capire che il momento scelto per la festa non le era gradito, sposata prima a un noto psichiatra tenuto nell’ombra forse perché limitatamente glamour (due figli), «qualche anno fa ha perso la testa, ricambiata, per un affascinante e ricco imprenditore, valutato allora 30 milioni di dollari, finanziatore del partito democratico, sposato con una psicologa. Colpo di fulmine, passione clandestina, pianti, litigi, scenate, scandalo, poi psichiatra e psicologa, accomunati nelle corna, si sono trovati divorziati. Sulla nuova brillantissima coppia, in perfetto stile Vogue (lui però nel frattempo ha sfiorato la bancarotta), le notizie sono divergenti».