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 2005  settembre 28 Mercoledì calendario

La mela (nome scientifico Malus communis) appare come frutto commestibile in Europa già durante l’Età della Pietra: mele carbonizzate tagliate a spicchi e rinvenute in siti preistorici svizzeri, austriaci, italiani e svedesi dimostrerebbero l’abitudine dei nostri avi di far seccare i frutti per meglio conservarli durante l’inverno

La mela (nome scientifico Malus communis) appare come frutto commestibile in Europa già durante l’Età della Pietra: mele carbonizzate tagliate a spicchi e rinvenute in siti preistorici svizzeri, austriaci, italiani e svedesi dimostrerebbero l’abitudine dei nostri avi di far seccare i frutti per meglio conservarli durante l’inverno. Le prime notizie certe a proposito del melo risalgono al XIII secolo a.C., epoca in cui era coltivato in Egitto e in Asia Minore. Plinio ne descrive trenta varietà (oggi ne contiamo circa tremila) e racconta che gli Etruschi, prima dei Romani, erano abilissimi negli innesti. La fama della mela è tramandata non solo nella tradizione biblica (Adamo ed Eva), ma anche nella mitologia: Paride donò a Venere una mela scatenando la guerra di Troia; Zeus aveva il suo albero personale affidato alle Esperidi; gli Dei dell’antico Egitto ricevevano in dono ceste colme di mele; gli Irochesi, indiani del Nord America che sopravvivono oggi in piccole riserve, sono convinti che un albero di mele sia il centro del cielo. Il melo, della famiglia delle Rosacee, può raggiungere i 6-8 metri di altezza. Le foglie sono semplici, con margini seghettati. I fiori hanno cinque petali bianchi sfumati in rosa. La mela, in realtà, è un falso frutto: il vero frutto è il cosiddetto torsolo, dove sono contenuti i semi, mentre la parte commestibile deriva dal calice cresciuto e ingrossato. Nel nostro Paese la produzione di mele è abbondante, varia e di ottima qualità: dalla Golden delicius alla Red delicius, dalla Jonathan alla Renetta. La mela ha soltanto 45-50 calorie ma ha ottime proprietà nutritive: un etto di polpa contiene circa 85 grammi d’acqua, 0,2 grammi di proteine, 0,1 grammi di grassi, 11 grammi di zuccheri (fruttosio, glucosio e saccarosio), 2 grammi di fibre, circa 4 grammi di sali minerali tra cui potassio, zolfo, fosforo, calcio, magnesio, sodio, ferro, oltre a tante vitamine. Questo frutto si rivela anche un prezioso alleato della bellezza dell’epidermide: il suo succo fresco, passato sulla pelle, ha la capacità di rassodarla. Mentre come antirughe è efficace una maschera preparata con una mela tagliata a pezzetti e cotta in mezzo bicchiere di latte.