Varie, 27 settembre 2005
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Romanov Vladimir
• Tver (Russia) giugno 1947. Banchiere. Padrone degli Hearts of Midlothian, la squadra di calcio di Edimburgo • «[...] ha pagato uno specialista per rintracciare e documentare le sue presunte discendenze con lo zar. Ancora non se ne sa nulla, ma si sa che quest’uomo [...] possiede un patrimonio da 4 miliardi di sterline. il capo della Ukio Bank, un giro di soldi che sostiene anche una compagnia elettrica e due società di calcio satellite: l’Fbk Kaunas in Lituania e l’Mtz-Ripo in Bielorussia. Tra i clienti c’è anche Roman Abramovich. Romanov è arrivato lo scorso gennaio, in silenzio. Ha rilevato la proprietà poi è salito su un aereo ed è più o meno sparito [...] Ha cambiato allenatore, ha provato a comprare Scala poi ha esagerato proponendo ad Alex Ferguson una pensione anticipata su una panchina vicina alle origini. Alla fine ha ingaggiato un ex gloria del calcio locale George Burley, gli ha regalato una lavagna bianca per disegnare schemi e gli ha chiesto di non occuparsi del mercato. Per quello ha messo su un piccolo staff composto da un fidato consigliere, Liutauras Varanavicius e dal figlio Roman. In tre, si sono fatti il giro del mondo e sono tornati con 9 giocatori: un centrocampista ceco Rudi Skacel, un difensore greco Pagagiotis Fyssas, un’ala brasiliana Samuel Camazzola e un centrale senegalese Ibrahim Tall. Umanità varia e sconosciuta, l’acquisto più importante è l’attaccante Edgaras Jankauskas che ha giocato nel Porto di Mourinho. [...] è un filosofo, gradisce farsi declamare poesie dalla moglie Svetlana, scrive memorie e trova coraggio guardando il fuoco. Esaltato dai primi risultati stagionali, ha aizzato i suoi prima della gara contro il Glasgow Rangers: ”Mangiateli vivi”. Li hanno solo sfiniti di palle lunghe, però è bastato. L’Hearts ha vinto la sfida che era abituato a non giocare con un solo gol, pure contestato per un presunto fallo di mano. La rete di Roman Bednar vale un serio pensiero al titolo, ipotesi che a inizio stagione era quotata dai bookmakers 400 a 1. [...] Per Romanov il calcio scozzese è un modo di fare soldi. Dice chiaro che gli Hearts sono la chiave per conquistare il cuore e la fiducia degli uomini d’affari di Edimburgo. Nella capitale ha aperto una filiale della sua banca e l’ha fatta diventare sponsor della squadra. Non ha pagato i debiti pregressi che penzolano dalla poco nobile storia del club, 30 milioni di euro restano lì a segnare il bilancio di rosso e a terrorizzare i tifosi. La Ukio bank è classificata dal mercato inglese con E+, il livello minimo per essere quotati in borsa e i detrattori dell’ultimo magnate calciofilo sostengono che stia giocando con gente e numeri troppo più grandi di lui. Romanov l’eccentrico, come lo chiamano in Scozia, ha promesso di ingrandire lo stadio e di vincere un campionato. La rivoluzione e forse pure qualcosa di più» (Giulia Zonca, ”La Stampa” 26/9/2005).