Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  settembre 27 Martedì calendario

Rokita JanMaria

• Nato a Cracovia (Polonia) il 18 giugno 1959. Politico. «[...] La popolarità dell’avvocato Jan Maria Rokita ha subito una brusca impennata [...] venne chiamato a presiedere la commissione parlamentare d’inchiesta sull’affare Rywin, uno dei più grossi scandali esplosi in Polonia negli ultimi anni. Durante le numerose udienze trasmesse in diretta alla tv si è guadagnato la fama di inquisitore duro e inflessibile. Ed è sul finire del 2003 che Rokita conia lo slogan ”Nizza o morte”, adottato dal governo di sinistra come opposizione intransigente a qualsiasi modifica dei meccanismi di voto nell’ambito dei negoziati sulla nuova costituzione europea. La grande ambizione di Rokita è di impreziosire la caratura della Polonia, di farne una potenza regionale ed accrescerne il ruolo internazionale concentrando innanzitutto gli sforzi sulla liberalizzazione dell’economia in modo darendere sempre più appetibile, attraverso una riduzione del costo del lavoro e una radicale riforma fiscale, il mercato polacco. Il suo modello economico e sociale sono la Gran Bretagna di Blair e la Spagna di Zapatero. ”Dobbiamo essere in grado - spiega - di reggere la concorrenza dei più forti paesi europei e la chiave è un’economia forte. In Germania sia il cancelliere Schröder sia Angela Merkel hanno presentato delle mezze soluzioni in campo economico. Noi vogliamo essere più audaci. Molti giovani polacchi vogliono aprire un’attività imprenditoriale e sono meno timorosi dei cambiamenti dei loro coetanei tedeschi. Un mercato del lavoro più ampio significa un miglior impiego dei fondi dell’Unione europea che consentiranno di valorizzare al meglio la laboriosità e lo spirito imprenditoriale dei polacchi”» (S. Sc. ”Corriere della Sera” 26/9/2005).