Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  settembre 27 Martedì calendario

Milano non avrà sete. I ghiacciai alpini si sciolgono e il Po è a rischio siccità. Anche Milano andrà incontro alla sete? Il rischio pare decisamente lontano: sarebbero infatti necessari dieci anni senza pioggia per prosciugare l’acqua che sgorga dalla falda, profonda quasi un chilometro

Milano non avrà sete. I ghiacciai alpini si sciolgono e il Po è a rischio siccità. Anche Milano andrà incontro alla sete? Il rischio pare decisamente lontano: sarebbero infatti necessari dieci anni senza pioggia per prosciugare l’acqua che sgorga dalla falda, profonda quasi un chilometro. Il consumo medio giornaliero è di circa 700.000 metri cubi (un milione se fa molto caldo), ma a metà degli anni ’70, quando a Milano abitavano 700.000 persone in più, era di un milione e 200.000 metri cubi. Prima di sgorgare dai rubinetti delle case, l’acqua, prelevata da 500 pozzi, compie un percorso di 2.300 chilometri attraverso le tubature dell’acquedotto.