varie, 27 settembre 2005
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JOHNSON Leavender Atlantic City (Stati Uniti) 24 dicembre 1969, Las Vegas (Stati Uniti) 22 settembre 2005
JOHNSON Leavender Atlantic City (Stati Uniti) 24 dicembre 1969, Las Vegas (Stati Uniti) 22 settembre 2005. Pugile. Campione del mondo leggeri Ibf • «[...] finito in ospedale al termine del terribile mach perso a Las Vegas contro il messicano Jesus Chavez [...] i danni cerebrali riportati erano troppi vasti per far sperare nel miracolo, malgrado due operazioni tentate dai medici. Johnson [...], conosciuto anche in Italia per aver strappato nel giugno 2005 il mondiale Ibf a Stefano Zoff, aveva 35 anni e lascia la moglie e quattro figli: una tragedia che ha indotto Chavez, che pure dopo il match si era vantato di aver ”distrutto” il suo rivale, a giurare pubblicamente che verserà una parte degli introiti dei suoi prossimi incontri a favore degli orfani. [...] Quella contro Chavez era per Johnson la prima difesa del titolo, inseguito in 16 anni di professionismo. Una difesa finita in tragedia, anche e soprattutto per la leggerezza del giudice arbitro e del medico a bordo ring, che avevano fatto proseguire fino all’undicesimo round un match segnato dai tremendi colpi incassati dall’americano» (’la Repubblica” 24/9/2005). «[...] L’incontro, durissimo, era stato interrotto dall’arbitro dopo 38’’ dall’inizio dell’11ª ripresa, qualcuno (ad esempio il promoter Di Bella) dice troppo tardi: l’americano aveva lasciato il ring con le sue gambe, accusando però un forte mal di testa (anche se il medico di riunione, la signora Margaret Goodman, ha negato che il pugile le avesse denunciato il malessere), prima di accasciarsi al suolo. Subito trasportato al centro medico universitario di Las Vegas, era stato operato per rimuovere un grosso ematoma al cervello. Le condizioni nei giorni immediatamente successivi sembravano migliorate, poi un altro peggioramento e il dramma [...] Johnson è stato ucciso dallo sport che amava, che aveva scelto seguendo l’esempio di uno zio e soprattutto del padre Bill, ex boxeur e [[...] suo manager. [...] record di 34 vittorie, 5 sconfitte e 2 pari [...] Stefano Zoff, che lo aveva affrontato a Milano il 17 giugno con il titolo vacante in palio, venendo sconfitto per ko alla 7ª ripresa: ”Era un ragazzo semplice, timido. A fine match ci incrociammo nella saletta del doping, lo abbracciai e gli dissi che, siccome la corona non era toccata a me, non mi dispiaceva fosse finita a lui, che aveva tre figli e così poteva godersi finalmente la gloria e il denaro. Certo, sono parole che adesso sembrano una beffa del destin”. [...]» (Riccardo Crivelli, ”La Gazzetta dello Sport” 24/9/2005).