Guido Ceronetti, Altrove - La Stampa 22/9/2005, 22 settembre 2005
"Da quando ha cominciato a respirare e a nutrirsi fino all’invenzione dei congegni atomici e termonucleari - eccetto quando riproduce se stesso - l’uomo non ha fatto altro che dissociare gaiamente dei miliardi di strutture per ridurle a una condizione in cui non sono più suscettibili d’integrazione
"Da quando ha cominciato a respirare e a nutrirsi fino all’invenzione dei congegni atomici e termonucleari - eccetto quando riproduce se stesso - l’uomo non ha fatto altro che dissociare gaiamente dei miliardi di strutture per ridurle a una condizione in cui non sono più suscettibili d’integrazione. Indubbiamente ha costruito città e coltivato campi; ma, se ci si pensa, tali oggetti sono essi stessi delle macchine, destinate a produrre inerzia ad un ritmo ed in una misura infinitamente più elevati della quantità di organizzazione che implicano. Quanto alle creazioni dello spirito umano, il loro senso non è dato che da lui stesso, e finiranno per perdersi nella confusione e nel disordine non appena sarà sparito" (Claude Lévi-Strauss, Tristes Tropiques - 1955)