MACCHINA DEL TEMPO agosto 2005, 26 settembre 2005
Cuore a distanza. Un chip a basso consumo energetico, che invia informazioni a una velocità dieci volte superiore a quella consentita dai chip oggi in uso, potrà controllare un pacemaker in tempo reale
Cuore a distanza. Un chip a basso consumo energetico, che invia informazioni a una velocità dieci volte superiore a quella consentita dai chip oggi in uso, potrà controllare un pacemaker in tempo reale. Un pacemaker, naturalmente, all’interno del corpo di un cardiopatico. L’idea è di un’azienda canadese di Ottawa, Zarlink Semiconductor, che ha annunciato anche la volontà di usare il chip per controllare la glicemia dei diabetici, dosando l’insulina con una pompa interna. Secondo quanto riferito dal general manager Steve Swift, con questo chip i medici potranno tenere sotto controllo il paziente a chilometri di distanza. Così, grazie a un meccanismo che invia informazioni in entrambe le direzioni, il minuscolo chip può non soltanto avvertire il medico che il pacemaker sta funzionando in maniera anomala o che il ritmo cardiaco del paziente non è corretto, ma può anche servire da veicolo per inviare in tempo reale comandi al pacemaker e aggiustare il tiro del ritmo cardiaco senza bisogno di ricoveri ospedalieri e, in casi critici, agendo come un vero e proprio sistema salvavita.