MACCHINA DEL TEMPO agosto 2005, 26 settembre 2005
Nasi e odori. Per far sembrare piacevole un cattivo odore, basta cambiargli di nome. quanto emerge da una ricerca britannica condotta dal team di Edmund Rolls dell’Università di Oxford
Nasi e odori. Per far sembrare piacevole un cattivo odore, basta cambiargli di nome. quanto emerge da una ricerca britannica condotta dal team di Edmund Rolls dell’Università di Oxford. I ricercatori hanno selezionato alcuni volontari, li hanno divisi in due gruppi, hanno chiesto loro di annusare un aroma. Poi hanno mostrato ai due gruppi due diverse etichette: la prima riportava la scritta ”formaggio Cheddar”, la seconda ”odore corporeo”. Risultato: i soggetti che credevano di avere annusato Cheddar giudicavano l’aroma piacevole, al contrario di quelli che ritenevano di avere annusato odore corporeo. La scansione cerebrale dei soggetti, avvenuta durante l’esperimento con la tecnica della risonanza magnetica funzionale, ha consentito agli scienziati di analizzare quali aree del cervello venivano attivate nel momento in cui annusavano l’aroma con le diverse etichette. La stessa cosa è stata fatta con un gruppo di controllo a cui è stata fatta annusare semplice aria pura. I ricercatori hanno così scoperto che l’odore che riportava l’etichetta di ”formaggio Cheddar” era capace di produrre l’attivazione di un’area specifica del cervello addetta alle informazioni di tipo olfattivo. Ciò avveniva anche per coloro che annusavano aria fresca sempre con la dicitura di ”formaggio Cheddar” (ma in questo caso la zona cerebrale interessata si è rivelata meno estesa). L’aroma che riportava la dicitura di ”odore corporeo”, invece, non ha mostrato alcuna influenza su tale zona cerebrale.