Maria Pia Fusco, la Repubblica 20/09/2005, 20 settembre 2005
«Verdone parla con toni apocalittici del lavoro sulla sceneggiatura. «’Non sapeva in che guaio si metteva lavorando con me
«Verdone parla con toni apocalittici del lavoro sulla sceneggiatura. «’Non sapeva in che guaio si metteva lavorando con me. Lui è ordinatissimo, io sforno idee ma non so stare fermo, arrivavo a casa sua, mi levavo le scarpe, le mettevo sul divano e lui impallidiva. E spesso avevo fame, mangiavo panini e Carlo mi seguiva con l’aspirabriciole e lo passava anche sulla mia camicia”» (Silvio Muccino).