MACCHINA DEL TEMPO LUGLIO 2005, 26 settembre 2005
La corsa dei vampiri. Secondo Daniel Riskin della Cornell University di Ithaca, New York, la sete di sangue avrebbe portato i pipistrelli vampiro a sviluppare una inaspettata abilità nella corsa (in genere i pipistrelli comuni, al suolo, sono piuttosto goffi)
La corsa dei vampiri. Secondo Daniel Riskin della Cornell University di Ithaca, New York, la sete di sangue avrebbe portato i pipistrelli vampiro a sviluppare una inaspettata abilità nella corsa (in genere i pipistrelli comuni, al suolo, sono piuttosto goffi). La loro tecnica è stata studiata in un ranch di Trinidad: cinque vampiri, catturati usando mucche come esca, sono stati messi in un cilindro orizzontale di plastica, dove sono stati registrati i loro inusuali movimenti: acquistano velocità balzando dalle zampe posteriori, per poi appoggiarsi sui polsi degli arti superiori, coperti della membrana alare e molto fragili, mentre il resto del corpo si raccoglie per il salto successivo. Questa strana tecnica sarebbe maturata quando il bestiame domestico era assente e la preda, quindi, doveva essere inseguita nei suoi spostamenti. Oggi un vampiro può procacciarsi il pasto molto più facilmente, penetrando nelle fattorie e aspettando che mucche e maiali si addormentino per avvinghiarsi ai loro polpacci e succhiarne il sangue.