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 2005  settembre 26 Lunedì calendario

Melanophila. Un gruppo di ricercatori tedeschi guidati da Helmut Schmitz, dell’Università di Bonn, ha studiato la capacità di un insetto, il coleottero buprestide del genere Melanophila, di percepire la radiazione infrarossa e quindi il calore emanato da una foresta in fiamme

Melanophila. Un gruppo di ricercatori tedeschi guidati da Helmut Schmitz, dell’Università di Bonn, ha studiato la capacità di un insetto, il coleottero buprestide del genere Melanophila, di percepire la radiazione infrarossa e quindi il calore emanato da una foresta in fiamme. Questo insetto, noto anche col nome di ”scarafaggio del fuoco”, quando percepisce un incendio, invece di allontanarsi come tutti gli altri animali, gli va incontro: il bosco bruciato è infatti un luogo ideale per i suoi accoppiamenti, per deporre le uova e per allevare i piccoli senza correre il pericolo di essere ucciso dai predatori. Per trovare gli incendi l’insetto non solo vede, ascolta e odora le fiamme, ma riesce anche a ”sentirle” tramite cavità sul torace che recepiscono la radiazione infrarossa. Questa capacità, scoperta dall’entomologo W.G. Evans negli anni Sessanta e inizialmente rifiutata dalla comunità scientifica, è stata ora confermata dal team di Schmitz. Comprendendo appieno il funzionamento del recettore animale, gli scienziati sperano di costruire recettori infrarossi di nuova generazione, robusti, miniaturizzati e ipersensibili.