MACCHINA DEL TEMPO LUGLIO 2005, 26 settembre 2005
La verità su Toumai. Grazie al ritrovamento di nuove parti del cranio dell’ominide di Toumai, scoperto nel 2002 nel deserto del Djourab (Ciad) dal professore dell’Università di Poitiers Michel Brunet, è stato possibile realizzare una ricostruzione virtuale del cranio grazie alla TAC che dimostrerebbe definitivamente la sua appartenenza alla razza umana
La verità su Toumai. Grazie al ritrovamento di nuove parti del cranio dell’ominide di Toumai, scoperto nel 2002 nel deserto del Djourab (Ciad) dal professore dell’Università di Poitiers Michel Brunet, è stato possibile realizzare una ricostruzione virtuale del cranio grazie alla TAC che dimostrerebbe definitivamente la sua appartenenza alla razza umana. L’esemplare sarebbe stato infatti dotato di piccoli canini, premolari e molari come gli altri ominidi, mentre l’apertura alla base del cranio attraverso cui passa la spina dorsale è orientata verso il basso come negli ominidi piuttosto che indietro come nelle scimmie. Con i suoi 7 milioni di anni, Toumai diventerebbe così l’uomo più antico.