MACCHINA DEL TEMPO giugno 2005, 23 settembre 2005
Supersize me. Per girare Supersize me, film-documentario che mostra come ci si riduce mangiando per trenta giorni di fila hamburger, caramelle, sciroppi, formaggi, fritture e schifezze varie proposte da McDonald’s, il regista Morgan Spurlock è stato seguito da tre medici, un cardiologo, un nutrizionista e un gastroenterologo
Supersize me. Per girare Supersize me, film-documentario che mostra come ci si riduce mangiando per trenta giorni di fila hamburger, caramelle, sciroppi, formaggi, fritture e schifezze varie proposte da McDonald’s, il regista Morgan Spurlock è stato seguito da tre medici, un cardiologo, un nutrizionista e un gastroenterologo. Risultato dell’esperimento: dopo due giorni di giganteschi menu ”supersize me”, il regista vomita in macchina. Dal secondo giorno è tutto un crescendo di complicazioni fisiche e psicologiche. Alla fine il responso medico è devastante: colesterolo aumentato in maniera esponenziale, «fegato ridotto come un pâtè», difficoltà respiratoria in posizione sdraiata, emicranie, calo della libido con notevole riduzione della durata degli amplessi, forti dolori toracici e soprattutto venticinque libbre di peso corporeo in più (pari a undici chili). Commento di Corby Kummer, presidente della Slow Food degli Usa, dopo l’uscita del film: «Gli americani hanno un atteggiamento ambiguo: sanno che i fast food fanno male, li criticano, ma continuano a goderseli. Due anni dopo l’uscita del libro Fast Food Nation i profitti di McDonald’s sono diminuiti. Dopo Supersize me sono scomparse le porzioni ”supersize” ma nell’attuale anno fiscale i profitti di McDonald’s sono saliti addirittura del 25 per cento».