MACCHINA DEL TEMPO maggio 2005, 22 settembre 2005
Herakleion. Grazie a una targa d’oro semisommersa, prontamente decifrata da Jonathan Cole, direttore del Centro di Archeologia Subacquea di Oxford, è stato possibile dare un nome alle rovine di edifici, santuari e mura individuati e mappati lungo i fondali delle coste egiziane, nei pressi di Abukir, dall’archeologo subacqueo francese Frank Goddio
Herakleion. Grazie a una targa d’oro semisommersa, prontamente decifrata da Jonathan Cole, direttore del Centro di Archeologia Subacquea di Oxford, è stato possibile dare un nome alle rovine di edifici, santuari e mura individuati e mappati lungo i fondali delle coste egiziane, nei pressi di Abukir, dall’archeologo subacqueo francese Frank Goddio. Si tratta di Herakleion, importante centro di commerci tra Egitto e mondo greco ben prima dell’epoca di Alessandro il Grande, già tappa, secondo Erodoto, della mitica fuga di Elena e Paride dalle ire di Menelao, sposo tradito.