MACCHINA DEL TEMPO maggio 2005, 22 settembre 2005
Karate. L’Università di Siena studia scientificamente il karate e scopre che un agonista d’altissimo livello può sferrare un colpo alla velocità di 12-13 metri il secondo, arriva a segno in un quarto di secondo e colpisce l’obiettivo sprigionando una forza pari a 270 chilogrammi
Karate. L’Università di Siena studia scientificamente il karate e scopre che un agonista d’altissimo livello può sferrare un colpo alla velocità di 12-13 metri il secondo, arriva a segno in un quarto di secondo e colpisce l’obiettivo sprigionando una forza pari a 270 chilogrammi. «Abbiamo voluto dare carattere di oggettività a certe conoscenze empiriche, universalmente accettate ma mai quantificate», spiega Marco Casini, ingegnere e ricercatore all’Università di Siena. Le misurazioni sono effettuate con un nuovo apparecchio, chiamato ErgoMark, messo a punto da un gruppo di karateka guidati dal maestro Roberto Benocci.