MACCHINA DEL TEMPO maggio 2005, 22 settembre 2005
Nessuno stava pensando a un forno per cotture veloci, quando fu inventato un apparecchio che produceva microonde
Nessuno stava pensando a un forno per cotture veloci, quando fu inventato un apparecchio che produceva microonde. Durante la Seconda guerra mondiale, infatti, le microonde erano utilizzate dalle apparecchiature radar per intercettare gli aerei nemici. E infatti, nel 1945, pochi mesi dopo la fine delle ostilità, l’ingegnere americano Percy Spencer, genio dell’elettronica ed eroe nazionale, stava appunto controllando alcuni radar nei suoi laboratori della Raytheon Company. In particolar modo, stava testando una nuova valvola magnetica (il magnetron) che irraggiava microonde. In tasca, Spencer aveva una barretta di cioccolato. Si fermò un istante davanti al generatore di potenza del radr e, miracolo, si ritrovò con i pantaloni imbrattati di cioccolato fuso. Che le microonde avessero un’azione calorifera? A Spencer non restò altro che fare ciò che tutti gli inventori fanno: cercare del pop-corn! Con sorpresa, vide i grani del mais esplodere per tutto il laboratorio. Insomma: se le microonde scaldavano cioccolata e pop-corn, perché non tutti gli altri alimenti? E, di lì a breve, Spencer sviluppò l’idea di un forno a microonde. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Il primo modello fu ciclopico, poiché le microonde dovevano in qualche modo essere schermate: pesava oltre 337 chili ed era alto 1,82 m! Costava la bellezza di 5.000 dollari (circa 4.000 euro), a cui si doveva aggiungere il costo di un impianto idrico, poiché il magneton si raffreddava ad acqua. Ma già verso il 1965, l’industria di Spencer riuscì a produrre un forno molto più piccolo, piuttosto simile agli attuali, e con costo dieci volte inferiore. Il nuovo elettrodomestico fece un proprio e vero boom in Giappone: nel 1975, superò nelle vendite i normali forni a gas. Oggi, negli Usa, è l’elettrodomestico più presente in cucina, usato da oltre 52 milioni di famiglie.