Emilio Marrese, ཿla Repubblica 21/9/2005;, 21 settembre 2005
Zaccheroni dice che il turn over è molto più facile a dirsi che a farsi: «Tutti dicono che è necessario, ma poi alla fine dirigenti, giocatori e giornalisti non lo sopportano
Zaccheroni dice che il turn over è molto più facile a dirsi che a farsi: «Tutti dicono che è necessario, ma poi alla fine dirigenti, giocatori e giornalisti non lo sopportano. Mi ricordo che al Milan feci giocare Shevchenko solo nella ripresa di un derby, volendolo risparmiare per la sfida decisiva col Chelsea in Champions di due giorni dopo, e nonostante la vittoria successe il finimondo. Ma tu allenatore sei uomo di scelte e devi avere il coraggio di scegliere. I calciatori non ti aiutano: non ce n’è mai stato uno che mi abbia chiesto di riposare. Ho visto gente con le dita dei piedi maciullate a forza di giocare ogni tre giorni, imbottendosi di antidolorifici tanto da farsi venire la pelle spessa due dita, che ci voleva il martello per far entrare l’ago».