La Repubblica 16/09/2005, pag.1-16 Timothy Garton Ash, 16 settembre 2005
Sei domande sull´Islam. La Repubblica 16/09/2005. Seduto nella capitale della Repubblica islamica dell´Iran con una freccia di metallo sul soffitto della mia stanza d´albergo ad indicare la Mecca e in televisione un´annunciatrice con l´hijab, sento l´impellente bisogno di scrivere dei problemi che abbiamo con l´Islam
Sei domande sull´Islam. La Repubblica 16/09/2005. Seduto nella capitale della Repubblica islamica dell´Iran con una freccia di metallo sul soffitto della mia stanza d´albergo ad indicare la Mecca e in televisione un´annunciatrice con l´hijab, sento l´impellente bisogno di scrivere dei problemi che abbiamo con l´Islam. A quattro anni di distanza dagli attacchi terroristici dell´11 settembre 2001 a New York e Washington, perpetrati nel nome di Allah, la maggioranza degli abitanti di quello che continuiamo a chiamare genericamente l´Occidente, converranno che abbiamo dei problemi con l´Islam. I musulmani in massima parte non sono terroristi, ma la massima parte dei terroristi che ci minacciano sostengono di essere musulmani. I Paesi a maggioranza musulmana mostrano per lo più resistenza nei confronti di quella che gli europei e gli americani generalmente giudicano una modernità auspicabile, inclusi i principi fondamentali della democrazia liberale. Perché? Qual è il nocciolo del problema? Ecco sei diverse opinioni che circolano in Occidente, ma anche, è importante aggiungerlo, in Paesi musulmani come l´Iran. Se vi va, scorrendo l´elenco fate mentalmente una crocetta accanto al punto di vista che vi trova più concordi. ovviamente possibile fare una crocetta più piccola su un paio di altre opzioni, ma non contrassegnarle tutte. 1. Il problema fondamentale non è limitato all´Islam ma concerne la religione in sé e per sé, che è superstizione, falsa coscienza, l´annullamento della ragione. In linea di principio il cristianesimo o il giudaismo sono un po´ meglio, in particolare nelle versioni abbracciate dalla destra americana. Il mondo sarebbe molto migliore se tutti comprendessero le verità rivelate dalla scienza, confidassero nella ragione umana e abbracciassero l´umanesimo laico. Se proprio dobbiamo mettere in cornice l´immagine di un vecchio con la barba, che sia la foto di Charles Darwin. Non c´è bisogno solo di uno Stato laico, ma di una società laica. Questa è l´opinione di molti individui di istruzione superiore nell´occidente post-cristiano, soprattutto in Europa occidentale, inclusi alcuni dei miei più cari amici. Se tradotta direttamente in una ricetta politica, presenta il piccolo inconveniente di richiedere che dai tre a cinque miliardi circa di uomini e donne abbandonino le loro fondamentali convinzioni. E non si può dire che i precedenti storici di regimi totalmente laici nell´ultimo secolo siano stati del tutto incoraggianti. 2. Il problema fondamentale non è la religione in sé e per sé, ma la religione islamica in particolare. L´Islam, a differenza del Cristianesimo occidentale, non consente la separazione tra Stato e Chiesa, politica e religione. Il fatto che il mio quotidiano iraniano riporti l´anno come 1384 è indice di una realtà più ampia. La sistematica discriminazione nei confronti delle donne, le pene barbare inflitte per omosessualità e l´intolleranza militante confinano l´Islam al Medioevo. Necessita di una sua Riforma. Un´opinione ampiamente diffusa. Sono due le obiezioni: una simile idea incoraggia un´interpretazione monolitica, essenzialista dell´Islam, e tenta di comprenderne la storia in termini troppo occidentali (Medioevo, Riforma). Se per Islam intendiamo "ciò che quelli che si definiscono musulmani effettivamente pensano, dicono e fanno", esiste un enorme ventaglio di realtà differenti. 3. Il problema non è l´Islam ma l´Islamismo. Una delle grandi religioni mondiali è stata travisata da fanatici come Osama Bin Laden, che l´hanno distorta a servizio di un´ideologia politica improntata all´odio. Sono questi ideologi e i movimenti dell´Islamismo politico che dobbiamo combattere. Collaborando con la maggioranza pacifica e benevola dei musulmani del mondo possiamo mondare l´albero sano dai frutti velenosi. il pensiero diffuso dai politici occidentali col Corano in mano come George W. Bush e Tony Blair. Che altro dovrebbero dire? Non intendono certo insultare milioni di elettori musulmani e i Paesi stranieri dai quali l´Occidente dipende per le forniture di petrolio. Ma ne sono davvero convinti? Ho i miei dubbi. Scommetto che, sottoposti al siero della verità, si rivelerebbero più vicini alla posizione numero 2, mentre molti leader europei atei o agnostici lo sarebbero alla numero 1. D´altro canto questa è l´analisi del mondo musulmano sostenuta con forza, su dotte basi, da esimi esperti. 4. Il nocciolo del problema non è la religione, né Islam o l´Islamismo, ma la particolare storia degli arabi. Dei 22 Paesi membri dalla Lega Araba nessuno è una democrazia autoctona. (L´Iraq oggi possiede alcuni elementi di democrazia, ma certo non autoctona). Non serve dire che non si tratta di un´affermazione razzista nei confronti degli arabi, ma di una tesi complessa circa la storia, l´economia, la cultura politica, la società e una serie di falliti tentativi di modernizzazione post-coloniale. Se ne può discutere. Esistono democrazie a maggioranza musulmana (Turchia, Mali). Il politologo della Columbia Alfred Stepan ha scritto un articolo affascinante in cui indica che, nella scommessa democratica i Paesi musulmani non arabi se la sono cavata bene più o meno quanto i paesi non musulmani a condizioni di sviluppo economico equiparabili. Ma mi colpisce il fatto che persino in un Paese tradizionalmente anti-arabo come l´Iran, pochissimi pensino che il problema sia limitato all´Arabia. 5. Noi, non loro, siamo la radice del problema. Dalle crociate all´Iraq, sono stati l´imperialismo occidentale, il colonialismo, le egemonie ideologiche cristiane e post-cristiane, a creare questa avversione per la democrazia liberale occidentale e, all´estremo, i suoi mortali nemici. Inoltre, dopo aver causato (tramite la barbarie europea dell´Olocausto) appoggiato, o quanto meno accettato l´istituzione dello Stato di Israele, per più di mezzo secolo abbiamo ignorato la terribile situazione dei palestinesi. Opinione ampiamente diffusa tra i musulmani e niente affatto limitata agli arabi in Medio Oriente. Condivisa, partendo da diverse premesse, da alcuni nella sinistra occidentale. Naturalmente anche se questa versione semplicistica della storia fosse completamente corretta, non potremmo cambiare il passato. Ma possiamo riconoscere il danno storico di cui siamo autenticamente responsabili. E possiamo fare di più per creare una Palestina libera e rispettosa della legge a fianco di un Israele sicuro. 6. Qualunque sia la vostra opinione in merito rispettivamente all´Occidente e all´Islam, la tensione maggiore si registra nei punti di contatto. Nasce, in particolare, dall´incontro diretto, personale, dei giovani immigrati musulmani di prima o seconda generazione con l´Occidente, e soprattutto la modernità laica europea. Il sistema più seduttivo che l´umanità conosca, con le sue immagini consumistiche variopinte di salute, ricchezza, eccitazione, sesso e potere, esercitano una enorme attrazione sui giovani provenienti da ambienti musulmani, spesso poveri e conservatori. Ma, disgustati dai suoi eccessi edonistici o forse delusi nelle loro aspirazioni segrete, alienati dalla realtà della loro vita di emarginazione in Occidente o sentendosi essi stessi rifiutati dal sistema, in pochi, una piccolissima minoranza, abbracciano una nuova versione feroce, estrema, bellicosa, della fede dei loro padri. Da Mohammed Atta e la cellula di Amburgo di Al Qaeda, agli attentatori di Madrid e quelli di Londra, queste vicende sono divenute tristemente familiari. Vorrei trovare delle prove incontestabili per smentire questa tesi, ma non ci riesco. (Qualche lettore può forse aiutarmi?). Anche se ci trovassimo ad assistere alla nascita di una Palestina libera e ci ritirassimo dall´Iraq domani stesso il problema rimarrebbe. Rischia di fare dell´Europa un luogo meno civile e gradevole in cui vivere nei prossimi dieci anni. Allora, a quale delle sei tesi è andata la vostra preferenza? Dando una risposta non solo direte qualcosa sul mondo islamico, ma su voi stessi. Perché quello che chiamiamo Islam è uno specchio in cui vediamo la nostra immagine riflessa. Dimmi cos´è per te l´Islam e ti dirò chi sei. Timothy Garton Ash