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 2004  novembre 15 Lunedì calendario

Statue antiche. Come ha rivelato una bella mostra ai Musei Vaticani, le statue antiche non erano affatto bianche, come crediamo da sempre, ma colorate e anche vivacemente (erano colorate quelle dei film di Cecil De Mille, cosa che costò al regista molte critiche)

Statue antiche. Come ha rivelato una bella mostra ai Musei Vaticani, le statue antiche non erano affatto bianche, come crediamo da sempre, ma colorate e anche vivacemente (erano colorate quelle dei film di Cecil De Mille, cosa che costò al regista molte critiche). Il bello è che sul ”bianco-classico” si è costruita negli ultimi due secoli - a partire dalle considerazioni dell’archeologo Winckelmann (1717-1768) - tutta un’ideologia relativa alla purezza dell’arte antica, meravigliosamente priva di colore, eccetera. Invece il bianco è un prodotto dell’usura del tempo e, per esempio, l’arciere del frontone ovest del tempio di Egina, che noi vediamo candido, aveva carnagione rosata e una veste gialla su un abito aderente colorato di rombi azzurri, verdi, gialli e rossi; Atena, dallo stesso frontone, era coperta da un manto rosso, ocra, verde, giallo; l’Augusto di Prima Porta: manto rosso, carni e corazza color del marmo, ma sulla corazza scene colorate. Il colore, ricostruito con un lavoro certosino su minuscoli frammenti conservati e sottoposti all’analisi chimica, ha certe volte cambiato il significato delle opere. La Kore dell’Acropoli, con i capelli castani, l’abito giallo e una fascia rossa, verde, blu e gialla su cui sono dipinti leoni, sfingi, stambecchi e animali, non è a questo punto una Kore ma probabilmente un’Artemide cacciatrice.