Gabriele Beccaria,La Stampa, 3 novembre 2004, 3 novembre 2004
Polo Nord. Duecentocinquanta scienziati di otto Paesi hanno stabilito la data di morte del Polo Nord: anno 2070, entro l’estate
Polo Nord. Duecentocinquanta scienziati di otto Paesi hanno stabilito la data di morte del Polo Nord: anno 2070, entro l’estate. Due i dati eloquenti: lo spessore medio dei ghiacci si è dimezzato in un trentennio (da tre metri a uno e mezzo), la loro estensione è passata, rispetto a vent’anni fa, da sette a sei milioni di metri quadrati. Il processo continua ad accelerare e i modelli matematici non lascerebbero dubbi né speranze. Tra le conseguenze: i mari si alzeranno di un metro entro la fine di questo secolo, sommergendo interi tratti di costa, lagune, atolli e arcipelaghi; la calda Corrente del Golfo si bloccherà a causa del brusco abbassamento di salinità; la Terra sarà divisa in un emisfero gelido (il Nord) e uno torrido (il Sud), funestati da alluvioni e siccità.