Massimo Spampani, Corriere della Sera, 3 ottobre 2004, 3 ottobre 2004
Tombe transgeniche. Due ricercatori inglesi hanno inventato le tombe transgeniche, cioè alberi con frutti che contengono le sequenze genetiche dei defunti
Tombe transgeniche. Due ricercatori inglesi hanno inventato le tombe transgeniche, cioè alberi con frutti che contengono le sequenze genetiche dei defunti. La cosa funzionerebbe così: si prelevano alcune cellule della pelle del morto, si estrae il Dna e se ne inserisce una sequenza in un gene dell’albero di mele Granny Smith (però una sequenza silente, che cioè non ha effetti sul codice che determina la forma dell’organismo). Gli scienziati che hanno avuto l’idea, George Tremmel e Shiko Fukuhara, hanno ottenuto l’appoggio di Joe Davis, biologo del Massachusetts Institute of Technology, e un finanziamento di 35.000 sterline da parte di un ente pubblico inglese che incoraggia le ricerche d’avanguardia. Molte le critiche. Secondo Chris Lever, capo del dipartimento di scienze delle piante all’Università di Oxford, è solo uno sperpero di denaro: «Visto che il tratto di Dna non modifica nulla, non capisco quanto il melo sarebbe rappresentativo del defunto da ricordare».