Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  settembre 20 Martedì calendario

CAL

CAL Giorgio Monza 26 maggio 1933. Sondaggista (fondatore di Directa poi venduta alla Datamedia di Luigi Crespi). Politico. Deputato dell’Italia dei Valori. Sottosegretario alle Comunicazioni nel Prodi II • «[...] cresciuto nell’Azione Cattolica, montanelliano negli anni ”70, manipulitista negli anni ”90, portavoce dell’Italia dei valori. [...] ”Percorso montanelliano. Ero ostile al totalitarismo sovietico, caduto il muro di Berlino lo sono a quello berlusconiano. Ho iniziato da bambino come diffusore del ”Vittorioso’, e poi sono cresciuto nell’Azione cattolica, con Gedda [...] Laurea in economia, dopo un litigio con il fratello di Togliatti, professore di geometria analitica [...] ero una testa calda. A fine esame dissi una frase di cui mi vergogno, ”Non mi faccio giudicare da uno che è stato in prigione’: ero proprio anticomunista. Ma grazie a questo episodio passai a matematica e divenni ricercatore demoscopico [...] Alla Metra, il gigante francese da cui è nata Abacus, nel ”62. La guidava un futuro direttore di ”Le Monde’, Jacques Lesourne. [...] Montanelli. Ero un perfetto sconosciuto, per lui: gli inviai una lettera. Mi fece chiamare subito. Mi fece fare a ”Il Giornale’ [...] quel che Mannheimer fa oggi per il ”Corriere’ [...] Craxi? Sul referendum del ”91 che ha distrutto il sistema dei partiti disse: ”Andate al mare’. Io pronosticai affluenza tra il 62,5 e il 65 per cento. E lui: ”Cifre assolutamente improbabili. A certi istituti bisognerebbe ritirare le licenze, quando si dimostra che si sono state manipolazioni. Non si fa così coi dentisti?’... Quale fu il dato? 62,5%. Così gli mandai 62 garofani e mezzo. Gialli, però. [...] mi scrissero Prodi, Sorge, Illy dicendo che ero stato coraggioso. Mi sono sempre considerato una della società civile. Di Pietro? Lo conobbi nel ”95, grazie a Elio Veltri. [...]”» (Giorgio Del Re, ”Sette” n. 30/2002).