Varie, 19 settembre 2005
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Cobain Frances
• Bean Los Angeles (Stati Uniti) 18 agosto 1992. I suoi genitori sono la coppia più autodistruttiva del rock anni ’90: Kurt Cobain, leader e frontman dei Nirvana, morto suicida nel ’94, e Courtney Love, cantante e chitarrista delle Hole. Il nome della bimba è un omaggio a Frances Farmer, attrice bellissima e ribelle, nata nel 1910 a Seattle e vittima del perbenismo americano: fu dichiarata pazza e infine lobotomizzata (a lei i Nirvana dedicano Frances Farmer Will Have Her Revenge On Seattle, nell’album del 1993 In Utero). Bean, invece, sta per «fagiolo», la forma intravista da mamma Courtney e papà Kurt nella prima ecografia. «[...] paffutella, ha grandi occhi azzurri e un sorriso che è quello dei ragazzini quando gli dici: ”Sorridi!”, ma la sua piccola vita è una foto in bianco e nero, più nero che bianco. Il padre, praticamente non lo ha mai conosciuto. Si sparò quando lei non aveva due anni. La madre la vede quando gli assistenti sociali decidono che è in grado di intendere e volere, e questo dipende dall’eroina. Però Frannie non è una ragazzina dei ghetti. [...] ”Ma io non voglio essere solo la ’figlia di’. Voglio essere ricordata come Frances Bean, attrice e cantante” dice [...] ”Io non sono come mamma. A me non piace quanto si veste ’metal’ e ha i capelli spettinati. Quando sembra sporca e trascurata (cioè quasi sempre ndr). La preferisco quando si veste elegante (cioè quasi mai ndr)”. Non aveva quasi neanche fatto in tempo a nascere, Frannie, il 18 agosto 1992, a Los Angeles, in perfetta salute, che già i giudici l’avevano tolta a madre e padre. Metadone-dipendente lei (al terzo mese di gravidanza si drogava ancora), eroina-dipendente lui (quando Frances nacque era ricoverato nella stessa clinica). Un giornale pubblica la foto di una neonata deforme: ”Per colpa della droga”, scrivono. un falso, ma Frances (come Frances Farmer) Bean (cioè fagiolo dalla prima ecografia) va a casa solo il 22 settembre (quando la mamma viene dichiarata disintossicata) dopo 240 mila dollari di spese legali, due minacce di suicidio, insulti e liti. [...] Di questo Frannie non parla. Dice solo: ”Io sono diversa. Odio il grunge. Anzi sono l’anti grunge”. Si ribella ai ribelli. Il suo anticonformismo è la normalità. sicura che le brave bambine vadano davvero in paradiso, e le cattive da nessuna parte. Il rifiuto di un mondo, quello di una generazione intera [...], crollato il 5 aprile del 1994 a Seattle,quando Kurt Cobain, a 27 anni, si sparò un colpo di fucile alla testa. Lo trovarono tre giorni dopo. L’autopsia accertò che aveva in corpo eroina tre volte superiore alla dose mortale e che in quello stato non sarebbe stato in grado di premere il grilletto. Un mistero che una lettera-testamento scioglie in parte. Lasciò scritto: ”Ho una moglie divina (eppure stava divorziando da lei ndr) che trasuda ambizione e empatia e una figlia che mi ricorda troppo di quando ero come lei, pieno di amore e gioia... Non posso sopportare l’idea che Frances possa diventare una miserabile, autodistruttiva rocker come me”. E ancora: ”Frances e Courtney, io sarò al vostro altare. Ti prego Courtney continua così, per Frances. Per la sua vita, voglio che sia felice senza di me. Vi amo, vi amo”. Frannie seppe di come era morto il padre a otto anni, così ha voluto sua madre (la vedova ”allegra”, come la chiamano i fans di Cobain convinti che sia stata lei la causa di tutto) [...]» (Paola Pollo, ”Corriere della Sera” 18/9/2005).