MACCHINA DEL TEMPO DICEMBRE 2004, 16 settembre 2005
La dieta dei robot? A base di mosche Si chiama Ecobot ed è in grado di nutrirsi (il suo piatto preferito sono le mosche) e trovare così l’energia necessaria per muoversi
La dieta dei robot? A base di mosche Si chiama Ecobot ed è in grado di nutrirsi (il suo piatto preferito sono le mosche) e trovare così l’energia necessaria per muoversi. un automa realizzato da un team di ricercatori dell’università di Bristol (Gran Bretagna), coordinati da Chris Melhuish. Ma come riesce a metabolizzare gli insetti? Il prototipo è dotato di otto contenitori con una sorta di liquame ad alta concentrazione di batteri anaerobici. Questi microrganismi digeriscono la chitina presente nell’esoscheletro dell’insetto. Il robot, così, ricava dalla chitina le molecole di zucchero da impiegare nella produzione di energia. Attraverso lo zucchero, infatti, i batteri avviano un meccanismo che produce elettroni da utilizzare per generare corrente elettrica. Ecobot, però, non è ancora in grado di cacciare le sue prede; per questo il prossimo obiettivo di Melhuish è quello di consentirgli di attirare le mosche con gli odori emessi dai liquami. La luce al posto delle onde radio Un’antenna in grado di captare luce anziché onde radio. A realizzarla è stata un’équipe di ricercatori statunitensi del Boston College che ha usato nanotubi di carbonio per mettere a punto l’apparecchio. L’utilità di questa antenna potrebbe essere quella di trasmettere segnali tv con la luce anziché con le onde radio, rendendo la trasmissione più veloce e di maggiore qualità. La luce, infatti, è in grado di portare un numero superiore di informazioni e ciò consente la trasmissione di molti canali e, in più, ad alta definizione.