Patricia Lombroso, ཿil manifesto 15/9/2005;, 15 settembre 2005
«L’informazione televisiva è servita a mettere tutti a dormire e a non far pensare. Fondamentalmente ha creato una realtà illusoria e elusiva, di conseguenza la popolazione ha perso il senso della realtà in cui vive
«L’informazione televisiva è servita a mettere tutti a dormire e a non far pensare. Fondamentalmente ha creato una realtà illusoria e elusiva, di conseguenza la popolazione ha perso il senso della realtà in cui vive. Non distingue più causa ed effetto. La guerra in Iraq e la partita di baseball fanno parte dello stesso gioco. Si guarda alle immagini della guerra, senza attribuire loro altro significato se non quello di un gioco di ”entertainment”. Alla luce di questo le persone che guardano le immagini televisive della guerra, hanno l’I-pod e viaggiano in Internet non pensano che questo possa pesare e influire sulla propria vita personale, sulla quotidianità. La realtà virtuale, è diventata la loro realtà senza gli imperativi della vita esistenziale. Ecco perché tutti sono così passivi, indifferenti a tutto quello che li circonda nel mondo e a quanto avviene nella loro vita quotidiana. Il senso del reale, con l’intervento tecnologico e sofisticato di informazione istantanea, non si sa già cosa sia. In alcune tribù africane non si riesce a separare il mondo onirico dalla propria realtà. Nella nostra tribù non si riesce più a distinguere quello che vediamo sullo schermo televisivo dalla nostra vita reale» (il designer americano Milton Glaser, quello di ”I love N.Y.”).