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 2005  settembre 15 Giovedì calendario

Mangiare mirtilli aiuterebbe ad abbassare il colesterolo quanto i medicinali, e con meno effetti collaterali

Mangiare mirtilli aiuterebbe ad abbassare il colesterolo quanto i medicinali, e con meno effetti collaterali. Ne sono convinti i ricercatori del dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. In particolare l’attenzione è puntata sul pterostilbene, un antiossidante presente nei mirtilli che potrebbe essere usato per realizzare un nutriceutico, un prodotto a metà fra un integratore alimentare e un farmaco. Per raggiungere questo risultato sono stati studiati gli effetti sul fegato dei topi di quattro sostanze presenti nei mirtilli. Di queste solo il pterostilbene si è dimostrato in grado di attivare un recettore presente, oltre che nel fegato, anche nel cuore, nel rene, nei tessuti muscolari e adiposi, aiutando così l’organismo a ridurre il colesterolo e altri lipidi. Il suo effetto appare simile a quello del ciprofibrato, un medicinale usato per abbassare i livelli di LDL, il colesterolo cattivo, e i trigliceridi. Il pterostilbene, però, colpisce in maniera selettiva le cellule e quindi dà luogo a meno effetti collaterali.