MACCHINA DEL TEMPO NOVEMBRE 2004, 15 settembre 2005
I pittori fiamminghi non hanno mai fatto ricorso a strumenti ottici. Lo dicono Antonio Criminisi, della Microsoft, e David Stork, professore di elettronica a Stanford (Gran Bretagna)
I pittori fiamminghi non hanno mai fatto ricorso a strumenti ottici. Lo dicono Antonio Criminisi, della Microsoft, e David Stork, professore di elettronica a Stanford (Gran Bretagna). I ricercatori hanno fatto ricorso a tecniche digitali per esaminare il Ritratto dei coniugi Arnolfini di van Eyck e hanno concluso che il candelabro raffigurato presenta errori prospettici incompatibili con l’uso di specchi e camere oscure. Il realismo dei pittori fiamminghi era nell’occhio e nella mano. Nessun aiuto tecnologico.