MACCHINA DEL TEMPO OTTOBRE 2004, 15 settembre 2005
Sensibili al tatto. Sarà questa una delle caratteristiche dei robot di nuova generazione. Takao Someya dell’Università di Tokyo ha infatti messo a punto un dispositivo elettronico che consente agli automi di individuare il punto in cui vengono toccati
Sensibili al tatto. Sarà questa una delle caratteristiche dei robot di nuova generazione. Takao Someya dell’Università di Tokyo ha infatti messo a punto un dispositivo elettronico che consente agli automi di individuare il punto in cui vengono toccati. Una specie di pelle elettronica, quindi, realizzata con un foglio di gomma impregnato di lamine di grafite che conducono elettricità. Se il foglio viene premuto dall’esterno si modifica la sua resistenza elettrica e proprio questa variazione viene rilevata dai transistor inseriti sotto la gomma che, fatti di materiale organico, permettono alla pelle di essere flessibile come un’epidermide vera e propria. Il passo successivo di Someya sarà quello di consentire alla pelle di riconoscere temperatura e umidità.