MACCHINA DEL TEMPO OTTOBRE 2004, 15 settembre 2005
Il castagno europeo, Castanea sativa, è una pianta le cui origini si perdono nel Cenozoico. Essa può vivere anche fino a 400 anni, essere alta 30 metri e avere una circonferenza di 7
Il castagno europeo, Castanea sativa, è una pianta le cui origini si perdono nel Cenozoico. Essa può vivere anche fino a 400 anni, essere alta 30 metri e avere una circonferenza di 7. Il suo frutto, la castagna, può pesare fino a 30 grammi, ma solitamente non supera i 10. Particolarmente pregiati sono i marroni, frutti di castagni selezionati, di forma più ovale rispetto a quella delle castagne. Non presentano un lato piatto e in ogni riccio vi è solo un frutto, contro i due-tre contenuti nel riccio della castagna. Già Virgilio nelle Georgiche e nelle Egloghe evocava ricette a base di questo frutto. A suo tempo Senofonte ne aveva parlato come «albero del pane». Infatti, prima che con la scoperta dell’America arrivasse in Europa la patata, la castagna era una risorsa alimentare indispensabile per chi viveva in montagna e non aveva accesso al pane. Anche perché la sua composizione assomiglia molto a quella del frumento: un mix di zuccheri facilmente assimilabili, proteine, grassi e vitamine che la rende molto digeribile ma anche capace di saziare per lungo tempo. Nel corso dei secoli la castagna si è trasformata da cibo dei poveri a leccornia. Nel 1700 furono infatti inventati i marron glacé, serviti sulle tavole della nobiltà a conclusione dei banchetti oppure a Capodanno come augurio di felicità. Oggi la castagna è uno dei pochi frutti nella cui coltivazione non vengono usati trattamenti chimici eccessivi: la naturale protezione del suo riccio infatti ne garantisce lo sviluppo lontano da parassiti. Le sue foglie hanno proprietà antisettiche e antinfiammatorie, possono quindi essere usate in preparati di erboristeria, per esempio sotto forma di infuso per risciacqui in caso di infiammazioni a bocca e gola. Inoltre, per rendere i capelli più morbidi, si può realizzare una maschera a partire dalla polpa di castagne bollite.