15 settembre 2005
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Carcano Cesare
• Nato a Milano il 20 novembre 1910, morto a Milano il 13 settembre 2005. Ingegnere. «Mai dimenticato dagli appassionati di motociclismo e di bella meccanica di tutto il mondo [...] Entrato in Moto Guzzi nel 1936, è stato l’artefice di gran parte dei più importanti successi della nostra famosa Marca. A Carcano e ai suoi collaboratori si devono otto campionati mondiali: 3 nella 250 con Bruno Ruffo (’49-’51) ed Enrico Lorenzetti (’52) e 5 consecutivi con la 350 bialbero con Fergus Anderson (’53-’54), Bill Lomas (’55-’56), Keith Campbell (’57). Ma il suo capolavoro resta la 500 otto cilindri, ancora oggi un prodigio della meccanica e dell’arte, insuperata nel frazionamento di una 500 da GP, fra l’altro con ingombri ridottissimi, peso di soli 148 kg e l’aerodinamica studiata alla Galleria del Vento, pure questa volutada Carcano. [...] La otto era stata realizzata a tempo di record. Carcano, coadiuvato dai bravi disegnatori (al tecnigrafo) Umberto Todero (scomparso il 27 febbraio 2005 all’età di 83 anni, di cui ben 60 trascorsi in Moto Guzzi) ed Enrico Cantoni (classe 1926), dopo il primo schizzo nel mese di ottobre 1954, tempo quattro mesi avevano compiuto il miracolo. Nel marzo del 1955 il motore era già al banco. Il 20 maggio la prima prova a Monza. Il 30 giugno era già in grado di prendere parte alle prove del GP del Belgio e a quelle del GP delle Nazioni a Monza del 1° settembre. Ma ovviamente c’è da lavorare sulla messa a punto. Nella Coppa d’Oro Shell a Imola del 1956 Kavanagh resta al comando per 10 giri, poi deve fermarsi per surriscaldamento. Lo stesso Kavanagh stabilisce il giro record a Francorchamps il 13 maggio, a 199 km/ h. Per i primi successi bisognerà attendere il 1957: Giuseppe Colnago a Siracusa e Dickie Dale a Imola. In quanto a Bill Lomas stabilisce il primato assoluto sui 10kmcon partenza da fermo a 243,572 km/ h con velocità di uscita a 282 km/ h. Fulmine a ciel sereno arriva però il patto di astensione dalle corse, firmato il 27settembre 1957 da Moto Guzzi, Gilera e Mondial. Per qualche anno resto lo sfogo delle gare di regolarità con i modelli Lodola e Stornello che collezionano successi. Inoltre c’è la ”segreta” collaborazionecon Fiat per la realizzazione di un motore destinato a una vetturetta utilitaria. L’affare non andrà in porto, ma è tuttavia nato il motore bicilindrico a V, firmato Carcano, che ancora oggi caratterizza la produzione Moto Guzzi dalla prima versione del 1965. Entrata la Moto Guzzi in amministrazione controllata nel febbraio 1966, Carcano si trova libero nel novembre di quello stesso anno. Si dedicherà alla sua seconda passione, la progettazione di barche a vela da regata che incontreranno successi internazionali. [...]» (Roberto Patrignani, ”La Gazzetta dello Sport” 15/9/2005).