Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  settembre 14 Mercoledì calendario

Secondo uno studio francese pubblicato sulla rivista ”Revue de Chirurgie Orthopédique et Réparatrice de l’Appareil Moteur” una sostanza ritrovata negli scheletri dei gabbiani sarebbe in grado di aumentare la densità di calcio nelle ossa

Secondo uno studio francese pubblicato sulla rivista ”Revue de Chirurgie Orthopédique et Réparatrice de l’Appareil Moteur” una sostanza ritrovata negli scheletri dei gabbiani sarebbe in grado di aumentare la densità di calcio nelle ossa. Attraverso tecniche biotecnologiche è stata ricostruita la sequenza genetica della sostanza e ora ci sono perciò nuove possibilità per la cura dell’osteoporosi. Grazie a questa scoperta, infatti, è stato messo a punto un principio attivo, chiamato ”Bcal3’, poi somministrato a un piccolo gruppo di pazienti con osteoporosi: in poco tempo è stata ottenuta una concentrazione di calcio tale da accelerare la guarigione delle fratture dovute a questa patologia.