La Stampa 06/09/2005, pag.12 Marco Sodano, 6 settembre 2005
«Meritavano una lezione più dura». La Stampa 06/09/2005. Cosenza. I ragazzi del parcheggio, a Spezzano Albanese, non parlano d’altro: la banda dei distributori era in mezzo a noi
«Meritavano una lezione più dura». La Stampa 06/09/2005. Cosenza. I ragazzi del parcheggio, a Spezzano Albanese, non parlano d’altro: la banda dei distributori era in mezzo a noi. Non hanno apprezzato la scelta di liberare subito i rapinatori. Ancor meno l’atteggiamento di Antonio il «muratore», di cui dicono che già il giorno dopo la sentenza girava in paese con l’aria da sbruffone. «Sappiamo che non sono delinquenti incalliti. Hanno usato le macchine di famiglia, hanno chiamato una delle vittime per nome: ”Pasquà, caccia i soldi”, non si sono neppure allontanati da casa. Non che dovessero marcire in galera, però ci stava una lezione più dura». Proprio perché non si tratta di criminali incalliti, gente perduta. Del muratore, d’altronde, ti raccontano che è uno sgobbone: «Mai saltato un giorno al cantiere. Qualche spacconata, ha avuto problemi perché gli piace correre in macchina, qualche bravata. Andare in giro a far rapine è altra cosa». Stefano è iscritto all’università: «Non è il tipo tutto casa e libri, però sembrava tranquillo». Le famiglie, distrutte: «Per loro sarà difficile uscire di casa con tutti gli occhi puntati addosso. Ma il paese sa che non hanno colpa di quanto è successo, ai figli hanno dedicato una vita di lavoro e tutti i sacrifici del caso». Marco Sodano