Varie, 13 settembre 2005
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Hoffman PhilipSeymour
• Fairport (Stati Uniti) 23 luglio 1967. Attore. Premio Oscar 2005 come miglior protagonista (per Capote). «[...] Beniamino del cinema d’autore americano, amico di Cruise, dei fratelli Coen, di Anthony Minghella e protagonista di alcuni dei migliori film indipendenti e degli studios a partire dal 1990 [...] grande attore di cinema e di teatro [...]» (G. Gs., “Corriere della Sera” 13/9/2005) • «[...] biondo rossiccio [...] aria da ricercatore più che da attore, cresciuto a New York tra teatro e circoli intellettuali, s’è imposto con personaggi bizzarri e fuori posto in film come Magnolia, Boogie Nights, La 25esima ora e Ritorno a Cold Mountain. Ma il suo Truman Capote (rappresentato ai tempi della stesura di A sangue freddo, 1966) lo rivela per quello che è: un protagonista dotato di tecnica, presenza e istinto eccezionali. Basta vedere come s’annulla nel ruolo dello scrittore raffinato, famoso anche per i manierismi snob e salottieri. Hoffman ne imita a perfezione la gestualità, la voce nasale e garrula, il modo di camminare, vestire, fumare. Uno scrittore colto all’apice del successo e dell’infamia: Capote fece amicizia con l’assassino rinchiuso nel braccio della morte in Kansas. Su di lui fece ricerche per scrivere un libro, ma nulla per salvargli la vita: e l’esecuzione garantì un finale di sicuro successo al suo A sangue freddo, primo “romanzo non fiction” della storia della letteratura americana. [...] È sposato alla costumista Mimi O’Donnell [...] idoli? “Daniel Day-Lewis e Paul Newman. Grandi attori: coraggio e gusti impeccabili. Meryl Streep. Christopher Walken. Studio tutti quelli che mi hanno preceduto”. [...] Cosa farebbe se non recitasse? “Insegnerei all’università, probabilmente letteratura. Sarei uno scrittore. [...]”». (s.b. “la Repubblica” 10/1/2006).