Corriere della Sera 2/9/2005, Gian Antonio Stella, 2 settembre 2005
Giudizi di Vittorio Sgarbi su esponenti del centrosinistra, formulati negli anni scorsi. Su D’Alema (nel 1998): «Sono tentato di dare il voto a questo esecutivo mafioso e piduista solo per aggiungere merda a merda»
Giudizi di Vittorio Sgarbi su esponenti del centrosinistra, formulati negli anni scorsi. Su D’Alema (nel 1998): «Sono tentato di dare il voto a questo esecutivo mafioso e piduista solo per aggiungere merda a merda». Ancora su D’Alema: «I ladri sono quelli che hanno rubato a Craxi il partito e il posto a Palazzo Chigi». Su Romano Prodi, il giorno della caduta del suo governo: «Un San Sebastiano gay, venuto a raccattare, come fanno i mendicanti con le cicche, un voto, due voti». Su Francesco Rutelli: «La sua demenza ha carattere ontologico». Su Pierluigi Castagnetti: «Uno stronzo è più consistente di Castagnetti». Su Di Pietro: «Di Pietro non sa parlare in italiano, sbaglia i verbi e dice ”occhei, occhei” come chi in vita sua non ha mai letto altro che zio Paperone e Diabolik». Su Rosy Bindi: « più bella che intelligente». Su Scalfaro: «Scorreggia fritta». Su Amato: «Amato stava a Craxi come il bidè sta al water»