Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  agosto 31 Mercoledì calendario

«Pasolini detestava la civiltà dei consumi per nostalgia verso il mondo preborghese: secondo me cercare la borgata o gli inni friulani era una fuga

«Pasolini detestava la civiltà dei consumi per nostalgia verso il mondo preborghese: secondo me cercare la borgata o gli inni friulani era una fuga. C’è un anticapitalismo reazionario: il Papa o un monarchico possono benissimo essere disgustati dalla globalizzazione. Il fatto secondo me è che le contraddizioni del capitalismo esplodono proprio con la globalizzazione perché il capitalismo non è più in grado di gestire il mondo se non attraverso conflitti bruti». Sul piano culturale l’egemonia della sinistra in Italia è ancora viva? «Effettivamente nel dopoguerra si stabilì un’egemonia culturale del Pci: ma se l’è meritata. L’Italia del dopoguerra era un paese clerical-rurale e il Pci seppe elaborare una coscienza di classe collettiva: un lavoro gigantesco, la cui seduzione su molti intellettuali era irresistibile. La destra ne paga ancora oggi le conseguenze» (Edoardo Sanguineti a Paolo Di Stefano)